“Non posso che essere felice per questa sentenza di assoluzione. Durante questi lunghi anni ho sempre avuto fiducia nella magistratura che, finalmente, mi ha riconosciuto estraneo alle accuse.”
Commenta così il sindaco di Calatabiano, Giuseppe Intelisano, la sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste” del processo di primo grado che lo vedeva imputato per gestione illecita di rifiuti non pericolosi. La vicenda risale al 2013 quando il comprensorio ionico etneo affrontò l’emergenza cenere vulcanica.
All’epoca dei fatti il primo cittadino e l’allora funzionario dell’Area Ecologia, Giuseppe Brazzante, avevano autorizzato il titolare del vivaio Euro Palme SS, Leonardo Vecchio, a prelevare la cenere vulcanica dal centro di stoccaggio comunale per utilizzarla nel proprio vivaio come fertilizzante.
I tre furono, quindi, denunciati per gestione illecita di rifiuti non pericolosi.
“Questa vicenda che, mio malgrado, mi ha visto coinvolto – prosegue il primo cittadino- fa emergere un grave problema comune a tutti gli amministratori del comprensorio : lo smaltimento della cenere vulcanica. Desidero, pertanto, fare un appello ai nostri deputati regionali e nazionali affinché vengano prodotte delle linee guida chiare o delle leggi in materia sulla catalogazione della cenere vulcanica che, a mio avviso, non dovrebbe essere considerata un rifiuto speciale, ma una risorsa da poter riutilizzare in tanti settori.”
Calatabiano, 01-02-19
U.S. Emanuela Corsi
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