La lotta alla mafia deve partire dai banchi di scuola, attraverso la promozione della cultura della legalità, del rispetto delle regole e delle Istituzioni.
Da qui nasce l’incontro “Insieme per dire NO alla mafia”, che si è svolto ieri mattina nell’auditorium dell’I.C. G. Macherione di Calatabiano e che fa parte del progetto “Educare alla Cittadinanza. Io…tu…noi a scuola di Legalità”, curato dalla prof.ssa Ines Patané.
In cattedra non un insegnante, ma un magistrato del TAR di Catania, il Dott. Maurizio Francola, che ha tenuto una lezione di “educazione alla legalità” per gli alunni della scuola secondaria di I grado.
Tra i presenti: il sindaco Giuseppe Intelisano; l’assessore alla Cultura, Vincenzo Ponturo; l’assessore Liborio Corica; il Dirigente scolastico Giuseppe D’Urso; i docenti dell’I. C. Macherione; il comandante della Polizia Locale, Carmelo Paone; il presidente ed il vice presidente del Consiglio Comunale, Rosaria Messina e Melita Limina.
Il Magistrato Francola ha interagito con gli studenti, dando vita ad un dibattito che ha offerto vari spunti di riflessione: dall’atteggiamento mafioso che rende possibile la mafia, fondandosi sulla cultura della sopraffazione e della violenza, oltre che sull’omertà e sulla paura; a gravi fenomeni, quali il bullismo e l’assunzione di droghe, sempre più dilaganti nel mondo giovanile. Gli alunni hanno inoltre ricordato le vittime di cosa nostra, tra cui i giudici simbolo dell’antimafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e letto frasi di uomini divenuti celebri per il loro impegno contro la criminalità organizzata.
“La giornata della Legalità quest’anno è stata impreziosita dalla presenza di un magistrato che, interagendo con i ragazzi, ha cercato di infondere la cultura della legalità”. Ha dichiarato il sindaco, Giuseppe Intelisano, a margine dell’incontro. “La legalità deve essere fatta da azioni quotidiane concrete in cui tutti, cittadini, Istituzioni , Forze dell’Ordine, giocano un ruolo fondamentale. Essere uniti, combattere assieme, è l’unico modo per sconfiggere i soprusi e l’atteggiamento mafioso. Questo è ciò i nostri ragazzi devono capire fin da piccoli. Il nostro Comune possiede tre beni che sono stati confiscati alla criminalità organizzata, tra cui il terreno su cui sorge l’area mercatale che per noi è un simbolo della vittoria dello Stato e delle Istituzioni sulla mafia.”
“Una volta si aveva paura soltanto a pronunciare la parola mafia – ha aggiunto l’assessore alla cultura Vincenzo Ponturo – oggi, grazie ad una presa di coscienza e all’impegno di tanti magistrati e allo straordinario lavoro delle forze dell’ordine, siamo riusciti a debellare un cancro,che si è diffuso in tanti settori della nostra società. La nostra speranza sono i giovani : da loro deve partire una nuova cultura, un nuovo modo di pensare e di agire nel rispetto delle regole. Per questo ringrazio il Preside D’Urso, la prof.ssa Patanè e tutti i docenti del Macherione per questa preziosa iniziativa”
“Questi incontri sono importantissimi – ha commentato il magistrato, Maurizio Francola – perché aiutano i ragazzi a prendere coscienza di una realtà molto seria, oltre che a sviluppare quei valori e quegli strumenti necessari che possano consentire loro di rendere il nostro Paese un posto migliore in cui vivere.”
Calatabiano, 11-05-19
U.S. Emanuela Corsi
Tessera O.d.G. n. 159158
Tel. 3474081642