In occasione del Giorno dell’unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate anche il comune di Calatabiano si è unito alle celebrazioni nazionali di una ricorrenza molto sentita nel nostro Paese.
Il 4 novembre del 1918, infatti, entrò in vigore l’Armistizio di Villa Giusti che sancì la fine della Prima Guerra Mondiale il rientro degli italiani nei territori di Trento e Trieste ed il completamento quindi di quel processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale. Oltre all’unità nazionale, la ricorrenza celebra anche il sacrificio di tanti italiani chiamati alle armi, soprattutto giovani, che hanno combattuto durante la Grande Guerra.
Alle 17:30 di ieri il corteo composto dal sindaco Giuseppe Intelisano, dalla giunta comunale e dalle autorità militari, civili e religiose, accompagnato dalla corpo bandistico “V. Bellini” di Calatabiano, ha raggiunto la chiesa Maria SS Annunziata dove si è tenuta la tradizionale messa in onore dei caduti, celebrata da Padre Sinitò.
Alle 19, davanti al Monumento dei Caduti, il sindaco ha infine deposto la corona d’alloro davanti ai numerosi cittadini intervenuti alle celebrazioni.
“Il mio messaggio – dichiara il primo cittadino, Intelisano – è rivolto anche quest’anno alle nuove generazioni. In un momento di smarrimento, di forte crisi economica e dei valori, non bisogna perdere la speranza verso il futuro. I caduti della Grande Guerra, soprattutto i giovani, sono l’esempio di chi ha sacrificato la propria vita per un sogno più grande: quello di vedere la propria nazione unita restituendo dignità al popolo italiano. Di quel grande sogno oggi è rimasto poco. Assistiamo sempre più spesso ad episodi che disgregano, che ci dividono, mentre invece dovremmo recuperare un senso di unione e collaborazione per migliorare la società e consegnarla alle nuove generazioni con nuove opportunità, così come i nostri padri hanno fatto con noi.”
Calatabiano, 05-11-19
U.S. Emanuela Corsi
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