In occasione delle imminenti festività pasquali, caratterizzate quest’anno da una grave crisi economica che ha colpito molte famiglie del territorio, anche lo chef stellato Massimo Mantarro e la moglie, Lina Scevola, hanno voluto dare il loro contributo alla comunità calatabianese preparando 200 pasti giornalieri da donare alle persone meno fortunate.
Lo chef Mantarro (2 stelle michelin) realizzerà, quindi, confezioni di pasta al forno (in tutto 600) che verranno distribuite sabato 11, domenica 12 (Pasqua), lunedì 13 (Pasquetta), ai cittadini bisognosi.
Ad occuparsi della consegna dei pasti sarà la locale Pro Loco del presidente Paolo Sciacca, nel rispetto delle regole vigenti anticontagio ed al fine di garantire la privacy dei cittadini richiedenti.
“Abbiamo riflettuto – spiega lo chef, Massimo Mantarro – sul come poterci sentire più vicini ad una terra che ha dato luce ed energia e che ora, a causa di pandemie e quarantene, si sente avvilita e demotivata. Sulla scorta di questo desiderio io, mia moglie Lina Scevola, Francesco e Carmelo Gambacorta, Giovanni Gambacurta, Maria Gabriella Scevola ed Antonella Trischitta, ci siamo messi a disposizione a sostegno della comunità e dei servizi civili preposti, al fine di mettere a loro servizio le nostre più semplici capacità.
E’ nata così l’iniziativa che ci vedrà, tra sabato 11 aprile e lunedì 13 aprile, a preparare dei pasti che verranno poi distribuiti ai concittadini richiedenti. Uno strumento che, per la Santa Pasqua, ci fa sentire meno soli e che nutre anima e cuore di chi svolge un mestiere così vicino al territorio che ci accoglie”.
Il sindaco Giuseppe Intelisano accoglie con gioia questo importante gesto di solidarietà e commenta: “l’iniziativa dei coniugi Mantarro, ai quali io e la mia famiglia siamo legati da una profonda amicizia e da un rapporto di grande stima, ci onora. E’ importante che, soprattutto nei giorni di festa, i nostri cittadini, soprattutto i più colpiti dalla crisi, non si sentano soli. Non si tratta di beneficenza o di carità e non ci deve essere vergogna o ritrosia nell’accettare un aiuto. Credo che in questo momento è, invece, essenziale che tutti diano un loro contributo, secondo le proprie competenze, per aiutare il prossimo a superare le difficoltà di un periodo sciagurato. La macchina della solidarietà, che da settimane si è messa in moto, dimostra che apparteniamo ad una grande comunità, sempre pronta a tendere la mano a chi si trova, per svariate cause contingenti, in una condizione di necessità”.
Calatabiano, 10-04-20
U.S. Emanuela Corsi
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